In libreria il romanzo d’esordio di Marco Paolucci: una miscellanea di suspense e tematiche che
conducono il lettore oltre le pagine che legge.
"L'inchiesta del croupier" di Marco Paolucci, edito da Rossini Editore, è un romanzo giallo che ha
già conquistato tantissimi lettori italiani. Una storia fresca e avvincente, “tutta all’italiana”, che si distingue per una trama finemente architettata – che non ha nulla da invidiare ai più grandi scrittori del genere – e per i personaggi sapientemente costruiti. Paolucci ci trasporta nel mondo affascinante e pieno di misteri di un casinò romano galleggiante sulle rive del Tevere, dove l’eleganza delle sale da gioco si mescola con il brivido delle indagini.
Il protagonista, Filippo Bellodì – capo dei carabinieri in una Roma affascinante quanto caotica e sotterranea – perfettamente caratterizzato sia da un punto di vista psicologico che fisionomico, viene coinvolto in un’inchiesta che lo porta a confrontarsi con i labirinti e l’oscurità del suo passato e intrighi contemporanei. Al singolare protagonista di “L’inchiesta del croupier” vengono affidate le indagini di un insolito: il rinvenimento del cadavere di un croupier – dipendente del casinò – e l’ipotesi più accreditata da parte dei suoi colleghi, di un movente passionale.
Fin dalle prime pagine, però, il lettore viene messo all’erta: un sospetto sinistro a mano a mano si fa spazio in lui e l’ipotesi sostenuta a gran voce dai colleghi di Bellodì, lascerà presto spazio ad altre piste e accuse: e se l’omicidio fosse direttamente collegato a quella lettura pubblicata sul giornale che strizza l’occhio alla malavita e alla mafia della capitale? Se davvero, dietro l’aura e la rispettabilità di cui è investito il tavolo da poker numero 2, si nascondessero affari che vanno al di là degli scopi ludici del casinò?
La scrittura di Paolucci è fluida e avvincente, capace di catturare il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Uno stile asciutto, privo di fronzoli e ricercatezze letterarie, che mira soltanto ad accompagnare il lettore guidandolo attraverso gli indizi, le supposizioni e le conferme che emergono di volta in volta. Spesso intervallata da flashback che permettono al lettore di acquisire una visione più generale e complessa dei fatti narrati, la narrazione al passato è affidata alla prima persona limitata di Filippo Bellodì: un carabiniere con gli occhi azzurri, che per consolare la sua costante necessità di nicotina, si attacca a un’armonica per allontanare la tentazione, e che ha messo tutto sé stesso nel lavoro. Un uomo dotato di un certo intuito, serio e fedele alla propria missione di giustizia, che non manca di porre l’accento su questioni che esulano dalle vicende raccontate, come per esempio la riflessione sollevata attorno a coloro che vengono ingiustamente accusati e pagano per reati che di fatto non hanno commesso loro.
Paolucci mantiene un ritmo spedito che mai accenna a rallentare, per tutto il corso della storia: poiché appena il lettore è certo di esser arrivato da sé alla risoluzione del caso, nuove possibilità e ipotesi gli vengono palesate e rimescolano gli ingredienti. Inoltre, tra le pagine di “L’inchiesta del croupier” ogni dettaglio è curato con precisione, creando un’atmosfera appannata e confusa, carica di tensione e suspense.
Ulteriore grande merito va riconosciuto alla capacità di caratterizzare i personaggi che popolano il romanzo.
Attorno a Filippo Bellodì, risulta significativo l’apporto alla storia e all’indagine da parte di altri personaggi. Primo tra tutti c’è Andrea Lollio: amico fidato e sempre pronto ad andare più a fondo nelle vicende in cui è coinvolto, avvocato per professione che seguirà la difesa della prima vera sospettata, la fidanzata della vittima – accusata di aver ucciso l’amante in seguito alla scoperta di tradimenti amorosi. Insieme a una equipe di personaggi singolari, Bellodì vuole vederci più chiaro, non è disposto a chiudere il caso come vorrebbero i suoi colleghi, primo tra tutti l’ottuso Lamberto Colapietra.
Quale movente avrebbe spinto la donna ad abbracciare la sua vittima prima di ucciderla? E perché, se nell’appartamento della prima indiziata viene ritrovata quella che ha tutte le sembianze di essere l’arma del delitto, il capitano non si rassegna ad archiviare il caso? L’inchiesta del croupier è un romanzo che non solo soddisfa gli appassionati del genere giallo, ma offre anche uno sguardo affascinante su un ambiente poco esplorato nella letteratura, quello legato attorno agli affari e ai giri dei casinò e delle sale da gioco. Il ritmo serrato fa del romanzo un
thriller ad alta tensione: i colpi di scena continui e la profondità dei personaggi rendono questo libro una lettura imperdibile. Così, alla sua prima fatica letteraria, Marco Paolucci non tarda a presentarsi ai lettori e alle lettrici come un maestro del genere, in grado di intrecciare storie complesse con una narrazione concisa e coinvolgente dove tutti gli equilibri sono garantiti. L’inchiesta del croupier è un vero gioiello della narrativa gialla, capace di regalare emozioni intense e riflessioni profonde. Un'opera che, pagina dopo pagina, tiene il lettore con il fiato
sospeso e lo sorprende continuamente.
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Autore : | Marco Paolucci |
Categoria : | Romanzo |
Genere : | Romanzo giallo, thriller, investigativo |
Editore : | Rossini Editore – Gruppo editoriale Santelli |
Codice : | |
Pubblicazione | |
Pagine | 190 |
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