Sulle tracce dell'Assassino di Andrea Fiore

Umorismo giallo nel nuovo libro di Andrea Fiore “Sulle trecce dell’assassino”

Prendi un romanzo giallo, mettici dentro qualche paradosso ed ecco che il gioco è fatto. Semplice? Non proprio. Le storie condite di humor nero non sono sempre facili da decifrare soprattutto perché, dietro alla leggerezza, nascondono spesso una complessità insospettata. È quello che accade leggendo il nuovo libro di Andrea Fiore “Sulle trecce dell’assassino”, pubblicato da PandiLettere Edizioni. Con questo semi-serial thriller la casa editrice romana ha inaugurato la collana “Zafferano” che ospiterà gialli illustrati di qualità e assolutamente imprevedibili.
“Alle quattro in punto, l’ufficio di Haddock era assiepato di gente. A un lato della scrivania sedevano Giuseppy e il giovane quarantasettenne Jim Afraid. Dalla parte opposta, su una poltroncina, s’era accomodata mugugnante la vecchia signora Yorkshire, mentre il capellone Svarion e il commerciante Trik Gogh scambiavano due chiacchiere in piedi accanto alla finestra. Dan e lo scientifico Foolish osservavano la scena incuriositi. Era come se stessero per assistere alla prima di un film di cui hai tanto sentito parlare, ma del quale non conosci minimamente la trama”. Così Andrea Fiore descrive la scena finale del suo racconto, quando i due maldestri investigatori, l’ispettore di polizia Peter Haddock e il suo assistente Dan Parrish, convocano tutti gli indiziati per smascherare l’assassino.
La storia prende le mosse da un inquietante omicidio commesso da Giuseppy’s, il più rinomato salone d’acconciature uomo donna bambino di Gravetown. Un uomo con delle fitte trecce, che ha appena chiesto a Giuseppy di tagliargliele, viene soffocato con un’extension durante un brevissimo black-out e ritrovato completamente rasato quando torna la luce nello sgabuzzino delle scope, avvinghiato al garzone del salone. Al momento del delitto, insieme al titolare Giuseppy, nel locale c’erano lo stesso garzone e tre clienti. Tra loro si nasconde molto probabilmente l’assassino. Peter Haddock e Dan Parrish dovranno scovarlo sottoponendoli a interrogatori in cui tutti sembrano avere qualcosa da nascondere.
Con il suo spiccato senso dell’umorismo, Andrea Fiore costruisce la trama di un esilarante romanzo giallo in cui non mancano brillanti giochi di parole. Nonostante la vicenda paradossale, inoltre, l’autore tiene alta la tensione perché le indagini per l’omicidio sono ben condotte e verosimili. Gli indizi disseminati ovunque permettono al lettore di impegnarsi attivamente nel risolvere il mistero e l’epilogo è spiazzante, sebbene assurdo, come in ogni romanzo giallo che si rispetti.

Autore : Andrea Fiore
Categoria : Thriller/Giallo
Genere : Giallo Umoristico
Editore : PandiLettere Edizioni
Codice :
Pubblicazione
 Pagine 261

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Sulle trecce dell’assassino di Andrea Fiore

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Andrea Fiore (Catania, 1963) scrive gialli di stampo grottesco demenziale, aforismi e divertenti storielle presenti in numerose collane di racconti. Il tutto, stressando la lingua italiana con spericolati giochi di parole. Coltiva anche la passione per i format radiofonici e televisivi, conducendo programmi d’attualità e intrattenimento. Nel 2009 ha vinto il premio nazionale Giri di parole con il racconto “Lo stretto indispensabile”. Sempre nel 2009 ha pubblicato il suo primo semi-serial thriller, “Morte, ricotta e Mascarpone”, e nel 2011 “L’elettricista suona sempre 220 volt”, con cui ha vinto il Premio Letterario Akadèmon. Nel 2013 il suo racconto “Assassinio in corso d’opera” è stato inserito nella raccolta nazionale di racconti brevi I colori dell’estate – Giallo. Infine, nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti estemporanei “Scrivere mi diverte, leggermi un po’ meno”.

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Autore dell'articolo: Administrator

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