La questione meridionale non avrà mai fine di Luigi Ruscello

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 L’opera di Luigi Ruscello, La questione meridionale non avrà mai fine, ha il pregio di farsi leggere tutta d’un fiato, perché ha il fascino di un avvincente romanzo.
Il tema, infatti, nonostante la difficoltà della materia, è stato svolto con estrema semplicità e con argomentazioni non convenzionali.
Lo studio, peraltro, ha i caratteri della scientificità per la solidità della documentazione di base, come dimostrato dalla possente bibliografia, e dalla precisione, quasi ossessiva, nella citazione delle fonti utilizzate.
In definitiva, per l’originalità e la rigorosità che l’autore è riuscito ad imprimere al testo, l’opera si inserisce bene nella pur sterminata letteratura riguardante la questione meridionale.
L’autore, compaesano di Giustino Fortunato, per via del padre e del nonno, ma beneventano di nascita e vita vissuta, sostiene che il Mezzogiorno d’Italia è stato conquistato, poiché nel corso dell’unificazione è mancato un qualsivoglia processo costituente. Nel 1861, quindi, i meridionali sono stati sconfitti e non hanno saputo far valere le loro ragioni nei due momenti topici della storia economica italiana: l’accentramento dei debiti degli Stati preunitari e le spese sostenute per la ricostruzione nel secondo dopoguerra del Novecento. Cosicché il Mezzogiorno è stato sempre subalterno nelle scelte della politica economica nazionale, pregiudicando così, irrimediabilmente, le possibilità di uno sviluppo autogeno e l’eliminazione del gap col Centro Nord. L’autore, inoltre, nell’evidenziare che vi è stata una vera e propria azione di disinformazione scientifica sulla quantità e sugli effetti della spesa pubblica per il Mezzogiorno, fa presente che le risorse stanziate per il Sud sono state nettamente inferiori a quelle destinate dalla Germania unita per tentare di eliminare il gap tra Ovest ed Est.
La conclusione, infine, è molto amara poiché, se da un lato giustifica, con dati e fatti, le doglianze del popolo meridionale riguardo alle penalizzazioni subite e subende, dall’altro, attribuisce le maggiori responsabilità alla borghesia e non ritiene i meridionali, compreso lui stesso, capaci di lottare e combattere per fronteggiare la situazione. Anzi, l’ultimo periodo così recita: «Insomma, siamo stati sconfitti e sconfitti resteremo».
2016, Lampi di Stampa, Pagine: 140, € 12,00 – ISBN: 978-88-488-1823-0
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Autore : Luigi Ruscello
Genere : Economia
Editore : Lampi di Stampa
Codice : 978-88-488-1823-0
Pubblicazione
 Pagine  140

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Autore dell'articolo: Administrator

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