Sarà in libreria dal 26 settembre 2020 il nuovo libro “Rifiuti” di Eleonora Marsella, Mosaico Edizioni, copertina di Silvia Bonomo.
Eleonora Marsella è una giornalista culturale, agente letterario e organizzatrice di eventi in Italia. Nasce nel dicembre del 1992 a Maglie, la città di Aldo Moro. Cresce tra il pianoforte, i caffè di sua madre e la campagna dello zio. Legge, scrive e si appassiona alla vita. Ama viaggiare, cucinare, parlare con le persone, conoscere nuove storie e narrarle al prossimo. Lavora nel mondo dell’editoria d’oggi, a stretto contatto con gli autori emergenti per scelta, legge grandi classici per necessità e scappa al mare tutte le volte che può. Studia prima a Lecce e poi a Roma diventando giornalista pubblicista e agente letterario. Veicola cultura in Italia da anni tra fiere editoriali radio, tv e web. Ha all’attivo 200 presentazioni letterarie. È alla costante ricerca di giornate da 48 ore, nuovi stimoli e partorisce idee ogni 30 minuti. Dalla sua esperienza è nato un primo libro, “Emergere in Italia. Istruzioni per l’uso nel mondo editoriale d’oggi”, pubblicato nel 2019. Si tratta di un piccolo manuale scritto con ironia, dove il lettore trova consigli, aneddoti, liste di librerie o teatri dove presentare la propria opera, festival e fiere di settore. “Emergere in Italia. Istruzioni per l’uso nel mondo editoriale d’oggi” è come un bugiardino: ti dice cosa fare, cosa evitare, dove e quando migliorare.
D: Nove racconti per nove rifiuti: perché?
R: “Ho fotografato, in giro per Modena, diversi rifiuti abbandonati, così un giorno ho pensato di scriverci qualcosa e da quel qualcosa è nato il mio nuovo libro”.
D: quindi i protagonisti del tuo libro sono i rifiuti. Da quelli speciali alla carta alla plastica e al vetro…
R: I rifiuti “speciali” DEVONO esser portati in apposite aree, ogni Comune ne è provvisto però, spesso, le persone incivili abbandonano di tutto ovunque così ogni rifiuto è divenuto il protagonista di storie, tutte diverse tra di loro nel mio libro.
La carta, che è fatta di cellulosa, può essere riciclata: la cellulosa si estrae dal legno e da altri vegetali, in questo caso viene ricavata dalla carta della raccolta differenziata e la si riutilizza per produrre la carta riciclata.
Solo il 43,5 per cento della plastica viene realmente trasformato in nuovi oggetti – peraltro di qualità spesso inferiore rispetto a quelli originali – mentre il 40 per cento finisce nei termovalorizzatori per la produzione di energia e il 16,5 per cento addirittura in discarica. 100-1000 anni. Recuperare il vetro significa risparmiare le materie prime e l’energia necessaria per la loro lavorazione.
D: Qual è la scopo di questo libro?
R: Vorrei sensibilizzare le persone a comportarsi nel giusto modo.
Il libro “Rifiuti” si può già ordinare tramite e-mail: Ilblogdieleonoramarsella@gmail.com e le prime 100 persone riceveranno anche un omaggio.