Quella casa sulla strada di Roberta Chialastri

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Quella casa sulla strada è un racconto memorialistico, ambientato a Buccino, un piccolo paese del Sud Italia, nel periodo dalla fine del 1800 al 1947 e a Roma dal 1947 al 1960. Alcuni episodi storici o anche le parti dialogiche, in larga misura dialettali, benché inventati sono coerenti con fatti realmente verificatisi.

Francesco Di Leo, ricco proprietario terriero, rimasto vedovo della moglie Rosa, uccisa con un colpo di arma da fuoco in circostanze mai ben chiarite e dalla quale aveva avuto il suo primogenito Nunzio, sposa in seconde nozze una giovane contadina che lo rende padre per la seconda volta alla tarda età di sessant’anni. Nunzio che non approva l’unione del genitore con una ragazza molto più giovane di lui, lascia per sempre la casa paterna ed emigra in America. Michele, il secondogenito, in seguito a un’educazione troppo indulgente e permissiva, cresce malavvezzo e insofferente alle regole.
È prepotente e arrogante, ma soprattutto male si adatta alle consuetudini della società patriarcale e contadina nella quale vive. Nonostante la prematura scomparsa della madre per una malattia, la sua esistenza è spensierata e senza problemi economici fino a quando alcuni tragici eventi non lo costringeranno a fare i conti con le difficoltà della vita.
Nel 1940, richiamato alle armi, Michele rimane coinvolto in un bombardamento che gli causa una paralisi progressiva agli occhi, segnando per sempre la sua esistenza e predisponendolo così a una particolare precarietà fisica e psichica.
Al periodo bellico risale il primo dei sogni che lo portano a riflettere sul significato della vita.
Estremamente incauto nell’amministrare le notevoli risorse ereditate dal padre, Michele, finita la guerra, prende atto di essere praticamente ridotto in miseria e, ormai quasi cieco, si trova costretto a trasferirsi a Roma su consiglio dell’allora segretario della Federazione Comunista di Salerno, Pietro Amendola. A Roma, infatti, tramite il PCI, riesce a ottenere un lavoro per la moglie in un campo di coltivazione dei fiori, nella zona Tuscolana.
Qui, tra ammassi di baracche e strade polverose, Michele conosce padre Emanuele Chiettini, il “santo fraticello” di Roma che, dall’inizio del dopoguerra e fino al 1960, svolge la sua attività di apostolato in quelle zone degradate della periferia della città.
L’incontro con il frate aiuta Michele a ritrovare se stesso e ad accettare con maggior serenità la propria condizione di uomo fragile e vulnerabile, oltre che a determinare in lui un profondo e inaspettato cambiamento spirituale.
Una conversione che troverà il suo epilogo, sia pur drammatico, in un ultimo sogno (premonitore?) che accompagnerà Michele verso il compiersi del suo destino.

Autore : Roberta Chialastri
Categoria : Romanzi
Genere : Memoir
Editore : PAV Edizioni
Codice : 9788831307741
Pubblicazione :  2020
 Pagine : 160

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Autore dell'articolo: Administrator

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