Akira Medici è una donna affascinante grazie anche ai suoi tratti nippo-mediterranei ereditati dalla madre giapponese e dal padre siciliano. È una delle donne più famose in Europa quale consulente d’immagine e proprietaria di un’azienda di successo specializzata nel marketing politico.
Ha un carattere prettamente freddo e cinico, infatti con i collaboratori mantiene un rapporto di tipo coercitivo e con gli uomini si limita a relazioni brevi e superficiali. La sola persona a lei cara è lo zio Giorgio che, dopo la morte prematura dei genitori, ricopre un ruolo affettuoso e paterno.
Fin da bambina la sua maggiore passione è il pianoforte che suona almeno un’ora al giorno; la musica rappresenta per lei l’unica e fedele compagna di vita.
Akira, superati i quarant’anni e al massimo del successo, inizia a porsi delle domande e ad avere dei dubbi sul proprio comportamento; l’indole razionale e calcolatrice oscilla.
Alcuni fatti la porteranno ad indagare su un individuo che, per un processo sommario, fu condannato ingiustamente quindici anni prima; quest’uomo le farà conoscere nuove realtà e sensazioni mai provate finora. Un triste evento e una serie di vicissitudini, che si accavalleranno in modo vertiginoso a Milano e nella cittadina ligure di Porto Venere, sconvolgeranno la sua personalità fino a mutarla profondamente.
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