Il tatuatore di Auschwitz . Recensione di Monica Amendola

Il tatuatore di Auschwitz . Recensione di Monica Amendola

In occasione della Giornata della Memoria, un pensiero va anche ai carnefici. Quelli involontari, che furono costretti a diventare gli aguzzini dei loro amici e fratelli. Come accadde a Lale Sokolov.
Slovacco, fu catturato all’etá di 26 anni e tenuto prigioniero ad Auschwitz per oltre 3 anni. Per via della sua conoscenza di diverse lingue straniere, il tatuatore del campo decise di salvarlo da una morte certa dovuta a malattia e ne fece il suo assistente.
Avere il compito di tatuare il braccio degli altri prigionieri era considerato una sorta di lasciapassare ad Auschwitz, ma a Sokolov permise anche di incontrare l’amore. Nel momento in cui posó gli occhi su Gita, infatti, Sokolov ebbe la cerezza che non l’avrebbe piú dimenticata. I due riuscirono anche a costruire una relazione nelle file di Auschwitz, fino alla liberazione del campo da parte degli Americani, quando i Nazisti organizzarono la grande marcia delle donne, che li separó per moltissimo tempo. Fino a che Sokolov, finalmente liberato, incontrerá diverse avventure sulla strada per la Slovacchia, per la sua Gita.
Una storia vera e commovente, raccontata da Sokolov stesso all’autrice, insieme al post Nazismo e i problemi che il regime Comunista gli portó, costringendolo a spostarsi in Australia. Una rivelazione letteraria ancora in cima alle classifiche a 3 anni dalla sua uscita.

Autore: Heather Morris
Categoria: Romanzo
Genere: Romanzo Storico
Editore:
Codice:
Pubblicazione: 2018
 Pagine : 262

Acquista adesso questo libro su :

Potrebbero Interessarti :

Autore dell'articolo: Administrator

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *