“Amore amaro” la raccolta sull’amore dalla mente creativa di Piero Meli

È il titolo della raccolta a chiarificare fin dall’inizio le intenzioni dell’autore. Amore amaro, quindi, l’altra faccia dell’amore che non esclude colpi bassi e legami spezzati. Un titolo breve che precede i racconti short dell’autore, capace non solo di raccontare i sentimenti buoni, ma anche e soprattutto di accompagnare il lettore nel mondo vorticoso e complesso degli amori tormentati e finiti.
L’antologia di Meli non racconta quindi il lato rosa dell’amore, ma si propone di costruire resoconti di vita vissuta, amori interrotti o negati, influenzati dalla pressione dei social, e uccisi dalla liquidità dei sentimenti, di cui parla il sociologo Bauman.
Il testo, arrivato alla sua seconda edizione, nella sua forma “special”, vanta l’aggiunta di tre racconti inediti e della selezione speciale di scatti fotografici realizzati da lettori di tutta Italia, liberamente ispirati all’antologia.
È facile rivedersi nei personaggi, nella loro veste propriamente umana, distillati di fragilità, di scelte incompiute, di desideri spezzati. Ognuno di essi sembra raccontare a voce piena un mondo crollato, rimasto sospeso sull’arco della parola fine. Il lettore farà poca fatica nel riconoscersi in Paolo, Giada, Alessandro e molti altri. Personaggi abilmente realizzati da Meli capace di realizzare mondi e persone della porta accanto.
Di grande impatto è lo scenario: principalmente le vicende si dibatteranno a Bari, terra di grandi tramonti ed albe, sferzata dall’aria marina. Al tempo stesso, il lettore vi troverà, più avanti, il caos milanese. Uno squarcio di scenario dove è ben facile trovare la propria dimensione.
L’autore da capace fotografo qual è, è attento alla composizione degli elementi, ogni personaggio ed ogni vicenda è magistralmente incastrato l’uno all’altro, fornendo una visione d’insieme non indifferente. Ciò che ne fuoriesce è un ponte di legame tra luoghi e personaggi. L’amore raccontato nella raccolta è un amore struggente, dove è ben facile riconoscere la gioia, ma al tempo stesso la frustrazione della delusione.
Di grande impatto le note a fine libro, capaci non solo di contornare il testo di altri elementi fondamentali, ma di fornire storie “di un dopo” per conoscere da vicino il futuro dei personaggi che il lettore ha imparato ad amare, la strada che hanno seguito, la caduta del sipario. Un testo dove l’amaro e il dolce si mescolano insieme, fotogrammi speciali dove il “tizio dell’Alba” la fa da padrone, capace attraverso i suoi aforismi arguti di farsi portavoce e primo della fila nello spettacolo potente della vita e dell’amore. Un testo, quello di Meli, capace di raccontare con entusiasmo piccoli episodi della vita, che in una visione d’insieme assumono sembianze pachidermiche.