Perduti amori di Monica Zaffaroni

Perduti Amori di Monica Zaffaroni

“Perduti amori” è la nuova raccolta di poesie di Monica Zaffaroni dopo l’opera “I luoghi dell’anima”, pubblicata dalla casa editrice Caosfera nel 2019. La scrittrice parla della tematica più cara ai poeti: l’amore, non soffermandosi però solo sulla dolcezza di questo sentimento, che ha da sempre ispirato letterati e artisti a decantarne il potere benefico sull’anima, ma anche sull’amarezza che ne può derivare, quando non è corrisposto, perduto o quando è malato, distruttivo. Tante poesie quanti sono i volti dell’amore, quindi, sia quelli posti in luce che quelli più in ombra, difficili da identificare; nelle liriche si espongono dubbi e si affermano certezze, si racconta la felicità così come il dolore, si descrive la passione che fa tremare e anche la rabbia che fa impazzire. Non si dedicano solo poesie all’amore romantico, si parla anche, ad esempio, del tormento derivante da un sentimento più spirituale – «Ogni giorno rivolgo a te un pensiero, sono indecisa, perdona i miei peccati. Ma tu, dio muto, ti ritrai nel tuo Olimpo ogni dì, rivolgo a te un pensiero che la tua vicinanza mi renda migliore. Ma tu, dio muto stai in silenzio nel tuo Olimpo lontano, cosa ha fatto questa umanità fragile e dolente, per dover accettare questo tuo silenzio? Tutte queste sofferenze ci faranno migliori? Il dolore dei bimbi è dunque necessario? Ma tu, o Dio, se muto, nel vuoto assordante ci sono le tue risposte» (dalla poesia “A un Dio muto”). L’autrice restituisce una prospettiva molto lucida e disincantata sull’amore, sottolineandone la sua natura incostante, che lo rende prezioso quanto devastante per la psiche; in alcune liriche, più pessimiste, si esprime la sofferenza per il tradimento amoroso, andando anche ad approfondire il suo lato più oscuro: quello che, ogni giorno, miete vittime a causa dell’interpretazione fuorviante di questo sentimento, che diviene la scusa per possedere, per controllare, per annientare – «Sei geloso, sei frettoloso mio amore, ti perdono mi usi violenza, mi umili mio amore, ti perdono mi isoli, mi togli i miei figli amore mio, ti perdono ora esalo il mio ultimo respiro per tua mano ma ancora una volta, amore mio, ti perdono. Ricordati, amica mia, che l’amore, quello vero, non vale la tua vita, né il tuo perdono» (dalla poesia “Amori criminali”). Monica Zaffaroni presenta un’opera interessante e che ispira a importanti riflessioni sul nostro rapporto con l’amore: a volte turbolento, a volte assente, a volte pericolosamente idealizzato e a volte, se si è davvero fortunati, idilliaco.

Autore : Monica Zaffaroni
Categoria : Poesia
Genere : Raccolta poetica
Editore : Caosfera Edizioni
Codice :
Pubblicazione
 Pagine 74

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Perduti Amori di Monica Zaffaroni

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE.
Monica Zaffaroni è nata nel 1963 a Legnano, dove tuttora lavora come insegnante e traduttrice. Laureata in Scienze pedagogiche all’Università di Torino, ha frequentato l’anno di perfezionamento all’Università di Padova. Appassionata di lettura, teatro e lingua latina, ha scritto per il giornale La Prealpina di Varese; nel 2016 è stata inserita nell’Agenda dei Poeti di Milano, nel 2018 ha vinto una sessione del premio “Montessori-Uler” a Rho e ha partecipato con successo al Festival della Poesia a Roma. “Perduti amori” (2021) è la sua seconda raccolta poetica pubblicata con Caosfera dopo “I luoghi dell’anima” (2019).

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Autore dell'articolo: Administrator

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