“Quando la VITA ricomincia”, l’opera autobiografica di Luca Gennasi.

“Quando la VITA ricomincia” di Luca Gennasi racconta la sofferta storia dell’autore da quando ha scoperto il tumore che ha stravolto la sua esistenza. L’opera è narrata in prima persona ed è ambientata nel 2020, quando la vita di tutti si è fermata a causa della pandemia mentre quella di Luca Gennasi è entrata in una fase nuova – «Sento la paura salire, una progressione di terrore che si impossessa della mia anima, del mio intero essere. Che mi devasta il cuore. Che distrugge in un attimo ogni speranza, ogni prospettiva, ogni futuro. Realizzo che la mia vita non sarebbe più stata quella di prima. Mai più». La diagnosi è tumore al cervello al terzo stadio, che gli lascia delle speranze anche se l’operazione per rimuoverlo è complicata. Inizia per l’autore un lungo e doloroso percorso: in principio il problema più grande è dirlo a sua moglie e a suo figlio – «La tragedia di questa situazione non è solo il doverla sopportare, ma sopportare anche il dolore che tutto ciò provoca in chi ti vuol bene». Luca, nonostante il primo momento di smarrimento, combatte con tutto sé stesso per sconfiggere il mostro che vuole rubare il suo futuro; abituato a non esternare mai le proprie debolezze per mantenere l’immagine del manager di successo, deve fare i conti con una fragilità che emerge prepotentemente, e che deve imparare a gestire. L’autore ci permette di entrare nei suoi pensieri, di conoscere le sue paure e di affrontare con lui il percorso della malattia che, contro ogni previsione, ha donato un nuovo significato alla sua esistenza: egli capisce di aver raggiunto quella fase della vita in cui è giusto riposarsi, e non pensare più alla carriera ma a sé stesso e a tutti coloro che stanno attraversando il suo calvario. Come gli consiglia la sua amica Laura: «Luca, tu la forza ce l’hai, hai costruito un regno… ora dovrai costruirne uno tuo, un regno solo per te. Dovrai di nuovo costruire Luca, il Luca che doveva sbocciare». Ed è quello che si promette di fare scrivendo questo diario che infonde speranza e coraggio in chi lo legge, e che dipinge il ritratto di un uomo che si è spogliato delle sue certezze con umiltà e ha affrontato il cambiamento, traendone il meglio, per sé e per gli altri – «Intendo fondare una mia associazione. Che si occupi, in primis, di dare sostegno ai malati oncologici, tramite questo libro e varie altre iniziative. Questo sarà e dovrà essere, d’ora in poi, il mio scopo di vita».