Recensione Il Destino dell'onda di Camilla Ugolini Mecca

“Il destino dell’onda” di Camilla Ugolini Mecca racconta l’amore nella sua universalità, ricordando al lettore che siamo tutti parte di un unico, grande popolo. L’autrice narra una storia di dolore e di trasformazione in cui si dà molta importanza alla spiritualità, che non deve essere necessariamente legata alla religiosità ma solo alla comunione con sé stessi e con gli altri esseri viventi.

L’opera è divisa in cinque parti in cui si racconta, spostandosi tra il 2008 e i primi anni Ottanta, del viaggio esistenziale di quattro personaggi alla ricerca di loro stessi. Helène viene presentata in un momento di smarrimento: ha appena scoperto che la sua amica e coinquilina Bianca è scomparsa dopo averle lasciato un breve messaggio, in cui affermava che sarebbe tornata presto. Helène si mette subito sulle tracce dell’amica, cercando tra chi la frequentava: incontra quindi Karim, che sembra sapere molto sul passato di Bianca. Il loro incontro pare deciso dal destino: i due personaggi hanno delle vite complicate, a causa di problemi personali mai risolti, ed entrambi sembra abbiano trovato in Bianca un conforto; uniti nella loro ricerca dell’amica scomparsa, cominciano anche a provare dei sentimenti l’uno per l’altra, che però sono messi in pericolo dai non detti di Karim, che fa fatica ad esprimere le proprie emozioni e a raccontare la verità sul suo passato. Helène riflette sul mistero dell’amica e sul fatto che ella avesse sempre tenuto i vari elementi della sua vita separati l’uno dall’altro, come se non riuscisse ad affrontare tutto insieme; ora che due delle isole nel mare di Bianca si sono incontrate, ne viene fuori un ritratto inaspettato della donna, non più in bianco e nero ma dalle tante sfumature, a volte contrastanti. Il romanzo fa quindi un salto indietro nel tempo e ci porta a conoscere Bianca più da vicino, mentre sta vivendo sull’isola greca di Kos; è un momento difficile della sua esistenza, segnato da un lutto importante. Le starà vicino proprio Karim, che condivide con lei il desiderio di evadere dalla realtà, di fermare il tempo, di annullare tutto ciò che era accaduto nel loro passato.
Dopo aver introdotto il quarto protagonista della storia, Clara, una donna perennemente in cerca di sé stessa che intraprende il percorso iniziatico dei Sufi, l’autrice riunisce tutti i personaggi del romanzo in un unico luogo, nella loro presenza fisica o in quella spirituale, e li mostra consapevoli del cambiamento che il viaggio verso l’accettazione dell’amore ha generato in loro.