Siamo rimaste nude nello specchio di Emilia Testa

Siamo rimaste nude nello specchio di Emilia Testa

e si guarda al passato (ma anche il presente non è tanto differente) è evidente che, anche nella letteratura, i libri che raccontano le donne siano molti meno rispetto a quelli che trattano di uomini. Da qui esordisce l’intento della scrittrice napoletana: raccontare di libertà, di sentimenti e stati d’animo che spesso (quando raramente accade) vengono raccontati in modo sommario.

Il filo rosso che tiene insieme le cinque storie di “Siamo rimaste nude nello specchio” è simile a una guida che esplora il mondo femminile

Come un Dante moderno che attraversa il mondo degli Inferi, Emilia Testa si fa narratrice di un mondo bistrattato e considerato come minoranza – perché, in fondo, per niente conosciuto. Leggendo i cinque racconti che compongono la silloge, potrà sembrare al lettore di trovarsi a percorrere un cammino d’avanscoperta nell’emisfero femminile nel nome dell’amore.

Ognuna delle donne raccontate dà il nome al racconto che le ha per protagoniste, dove la solitudine, il dolore e la perdita sono solo alcuni dei sentimenti difficili che provano. “Siamo rimaste nude nello specchio”, poi, è una raccolta di storie di rinascita che spesse volte proviene dall’incontro dell’altro – dello sconosciuto, del “diverso” da noi, ed è proprio la forza di questi incontri a rimettere in discussione tutto ciò che credevano possibile. L’amore disturbante, quello che non lascia alternative, che bracca e intrappola; ma anche l’amore libero, quello che permette di librarsi al di là delle proprie gabbie convenzionali – e ancora, quello adolescenziale, che ha la forza della libertà del mare che rompe le dighe e tutto travolge. Perché l’Amore, quello di cui narra Emilia Testa, è un amore che vive e si nutre solo di verità ma che, talvolta, poiché non può essere vissuto riesce a trasformarsi in distruzione e dolore.

La silloge di Emilia Testa richiama le opere poetiche precedenti dell’autrice, poiché anche se stavolta a esser utilizzata è la prosa, il lirismo dei sentimenti e il modo in cui vengono raccontati (attraverso un lessico ragionatissimo, che punta dritto all’empatia del lettore) non può che somigliare a una poesia in prosa. Una poesia intessuta di arte nel senso più ampio del termine, dove la musica, l’arte pittorica, la letteratura e l’architettura si uniscono insieme per dar vita a un nobile canto sull’amore.

 

BIOGRAFIA:

Emilia Testa, autrice della raccolta di racconti “Siamo rimaste nude nello specchio” (Giovane Holden Edizioni) è nata a Napoli e si è specializzata in Drammaturgia al Dams di Bologna. Attualmente vive nella città di Ravenna, dove ricopre il ruolo di visual merchandising di alcune note aziende di moda.

Testa è già autrice di opere poetiche e altri racconti, tutti accomunate (anche nel caso di “Siamo rimaste nude nello specchio” dall’aver per protagoniste donne forti, indipendenti – ma anche fragili, intrappolate nelle briglie dei loro preconcetti e degli stereotipi a cui la società le inchioda. Per questo, la nuova pubblicazione di Emilia Testa non potrebbe che essere considerato un grido lirico di protesta e, al contempo, il tentativo di mettere in primo piano tematiche che spesso finiscono nel dimenticatoio.

Autore : Emilia Testa
Categoria : Narrativa
Genere : Antologia di racconti
Editore : Giovane Holden Edizioni
Codice :
Pubblicazione
 Pagine 184

Acquista adesso questo libro su:

Siamo rimaste nude nello specchio di Emilia Testa

Potrebbero Interessarti :

Autore dell'articolo: Administrator

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *