Stai zitta di Eishes Chayil (Judy Brown)

Stai zitta di Eishes Chayil (Judy Brown)

Ecco “Stai zitta” il romanzo di Eishes Chayl (Judy Brown), edito da edizioni Le assassine. Il testo racconta la vita di Gittel, prima bambina e poi adolescente, all’interno della comunità ebraica chassida. Da qui il racconto morboso di una realtà fitta di tabù, dove un segreto inconfessabile, diviene l’eco di tutta la storia.
La comunità chassida è pregna di tabù. Primo fra tutti la questione ciclo mestruale. Quando la giovanissima Gittel farà i conti con l’arrivo della prima mestruazione, la sua non sarà una scoperta vivace e normale, complice la vergogna familiare, essa vivrà il ciclo mestruale come una sorta di passaggio imbarazzante, dove il sanguinare è il lascia passare per l’arrivo della benedizione sacra, e finalmente l’approdo di un figlio. Esso non diviene quindi il pass per entrare in un mondo adolescenziale, dove scoprirsi senza vergogna è la base, tutt’altro, Gittel vivrà quei momenti con angoscia e terrore. Della stessa stregua è l’argomento gravidanza. Nel mondo chassida, racconta la Brown, l’informazione su tali argomenti è assolutamente vietata, producendo giovani in balìa delle onde, incapaci di affrontare il cambiamento, l’adolescenza, gravidanze serene. Tutto diventa un grosso e fastidioso tabù, da scoprire nell’esatto momento in cui accade, e non in maniera intelligente e coscienziosa prima del loro manifestarsi.
La seconda parte del romanzo è incentrata soprattutto sul fidanzamento di Gittel Quest’ultima ormai diciottenne, riceve un interessante proposta di matrimonio, di fatto pilotata dall’intermediario matrimoniale. Yankel, il promesso sposo, appare schivo e silenzioso, ciò di cui tutti si preoccupano è che abbia una barba curata e che sia interessato allo studio della Torah. Nient’altro appare come di grande importanza, in quello che altro non è un matrimonio di convenienza. L’unione tra i due è raccontata con minuzia, partendo dall’acquisto del “corredo matrimoniale”, fino a quando il silenzio sarà spezzato dalla prima notte di nozze, dove quattro minuti bastano a decretare l’inizio di un amore che non ha niente dell’amore stesso. Il loro rapporto, a poco a poco, prenderà maggiore vigore, complice le confessioni segrete e i pianti disperati. Quel che era un matrimonio “combinato”, diviene pagina dopo pagina, un rapporto destinato a consolidarsi. Da qui, l’arrivo di un dono di Dio, che prenderà il nome di un “amore ormai andato”.
I sentimenti di dolore, rabbia e paura, lasciano il posto all’arrivo di una nuova vita, che mette a tacere ogni cosa, e che irradia con la sua luce anni e anni di silenzio e omertà.
Il romanzo “stai zitta”, come racconta l’autrice diviene una storia raccontata attraverso gli occhi dei bambini, quelli che intendono imparare giorno dopo giorno, perché è successo proprio a loro, alla ricerca di un modo per andare avanti. Un libro che parlando con nomi fittizi, senza accusare nessuno, intende raccontare storie di bambini, ormai adulti, che hanno vissuto esperienze traumatiche, e che solo alla fine hanno dato il giusto nome a ciò che gli era successo: abuso sessuale.
È un testo sapientemente tradotto da Paola de Camillis Thomas, che non perde potenza, nella sua vesta italiana, e che raccontando un mondo che sembra così lontano dal nostro, si aggancia, in qualche maniera, alle cose che invece conosciamo, diventando di fatto, la storia di tutti, chiunque sia il nostro Dio.

Autore : Eishes Chayil (Judy Brown)
Categoria : Romanzi
Genere : Romanzo
Editore : Edizioni le assassine
Codice :
Pubblicazione 2023
 Pagine 404

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